L’Associazione InCastro APS è formata da un gruppo di archeologi professionisti ma soprattutto di amici che si sono incontrati nelle aule universitarie e che hanno condiviso il percorso accademico con allegria e passione.
Dopo tanti anni di scavi e ricerche nel castello di Montecchio Vesponi, svolte dal 2006 al 2017 in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e la Soprintendenza Archeologica della Toscana, si sono ritrovati insieme con il sogno comune di poter trasmettere quanto studiato e scoperto. Da qui è nato il progetto di fondare un’associazione culturale che si occupasse della valorizzazione del Castello.
Grazie all’Associazione e alla sensibilità della proprietaria sono organizzate visite guidate per turisti di ogni nazionalità, attività didattiche per giovani studenti e iniziative culturali. A breve, verrà pubblicato un volume dedicato ai risultati ottenuti da quasi un ventennio di ricerche storiche e archeologiche dedicate a Montecchio.
Il castello di Montecchio Vesponi è stato oggetto di indagini archeologiche intensive dal 2006 al 2010 sotto la direzione scientifica della prof.ssa Alessandra Molinari, docente di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e in collaborazione con il dott. Luca Fedeli, funzionario della Soprintendenza Archeologica della Toscana. In seguito, in occasione degli interventi di restauro condotti su alcune porzioni della cinta muraria e di alcuni settori dell’area archeologica, sono state promosse ulteriori campagne di ricerca nel 2012 e nel triennio 2015-2017.
Grazie alla sensibilità della proprietaria, l’attività di scavo ha previsto la collaborazione tra archeologi ed architetti e ha consentito di sviluppare un progetto di restauro e ri-funzionalizzazione delle emergenze architettoniche recuperate nel corso delle campagne di scavo. All’interno dei vani recuperati è stato creato un percorso di visita che permette la fruizione dell’area archeologica, incorniciata da un rigoglioso giardino oggetto di studio.
Le indagini sui materiali, tra cui ceramica, vetro e metallo hanno permesso di ricostruire le dinamiche di consumo e i corredi domestici e fornire informazioni sulla condizione sociale e sugli standard di vita degli abitanti del castello. Questi studi confluiranno in una pubblicazione scientifica che sarà presentata a Luglio in occasione delle “Notti dell’Archeologia”.
Il gruppo di archeologi impegnati nel sito, nel giugno 2017 ha costituito l’Associazione Culturale, InCastro APS, mettendo a disposizione le proprie competenze e la conoscenza del monumento per le attività di valorizzazione. L’Associazione si occupa di gestire visite per turisti di ogni nazionalità, promuovere iniziative culturali e organizzare attività didattiche per gli studenti delle scuole. Per i piccoli visitatori è prevista anche la possibilità di scoprire il mestiere dell’archeologo, utilizzando una piattaforma per scavi simulati.
Accompagnati dagli archeologi, turisti e studenti, oltre a poter fruire della bellezza del castello, possono scoprire la storia millenaria del monumento attraverso il racconto di chi lo ha studiato, scavato e vissuto in prima persona. Le visite sono rivolte a gruppi medio-piccoli.